lunedì 13 febbraio 2012

Grammy Awards [Fashion]

Premessa: io di musica ci capisco ben poco, specialmente negli ultimi mesi, ascolto canzoni molto a random, soprattutto se sono cantate dal cast di Glee. Certo, nei limiti del decente e del comune pudore.
Quindi, questo post esula dai commenti prettamente di natura squisitamente musicale (A parte i miei più sinceri complimenti ad Adele, che se li è meritati tutti i premi), dedicherò ad uno dei miei passatempi preferiti: dire castronerie sugli outfit del red carpet.

Solitamente i Grammy sono una carrellata di costumi di Carnevale, decisamente meno sobri dei red carpet cinematografici (anche se, ogni tanto, anche quelli ci regalano delle vere perle di finezza).

Ciancio alle bande e bando alle ciance, iniziamo.

Iniziamo dall'indiscussa protagonista della serata: Adele, in Armani:


A mio malincuore, devo contestare il maestro Karl Lagerfeld: sarà pure "un po' sovrappeso" ma ha stile, classe ed eleganza da vendere, e potrebbe dare un paio di lezioncine alle innumerevoli semianoressiche squinzie che spesso popolano i tappeti rossi. Già nominare sua eminenza Giorgio A., rende inutile qualsiasi commento. Guardatela: chissenefrega se non è una 38? E' bella e ha un portamento magnifico.
Metteteci che ha una voce che fa tremare i muri, semplicemente splendida.


sabato 11 febbraio 2012

A Few Best Men [Film]

Ah, sì, eccomi, scusate per il ritardo. (Avrei dovuto aspettare ancora un mesetto, almeno potevo raggiungere il traguardo di 12 mesi senza mettere dito qui sopra).

Questo post avrei voluto scriverlo circa una decina di giorni fa, giusto per fare la figa perché ho visto il film in anteprima. E' uscito ieri, quindi niente. E' inutile giustificarmi con pigrizia, influenza, aiuto compiti e compagnia danzante. Non l'ho fatto e stop.

Ok, torniamo sui binari.

A Few Best Men





Sorvoliamo elegantemente sull'adattamento italiano del titolo, che se ci penso mi viene da buttarmi dal Ponte di Mezzo, ora in questo momento (e vi assicuro che non è il massimo, visto che la Parma è ghiacciata). Mi rifiuto anche di menzionarlo.
Passiamo oltre: le motivazioni che mi hanno portato a vedere questo film sono molto alte: Xavier Samuel, che ovviamente non mi ha delusa, specie nella scena del rientro a Londra, all'inizio del film.
Che vi devo dire, da buona femministaluteroèmioemelogestiscoio, sono, onestamente, un po' restia ai film tutti al maschile... Ma questo mi ispirava particolarmente: sarà stato il lato B di SaverioSamuele, Olivia Newton John o la pecora, non lo so, ma volevo vederlo.

Abbiamo finito con i preamboli? Direi di sì.

Giudizio decisamente positivo: fino alla fine il film riesce a sorpredere. Ci si aspetta di vedere un addio al celibato epico, ma i danni effettivi sono fatti durante la cerimonia. "Un matrimonio indimenticabile" (cit.)

La contrapposizione tra le famiglie non poteva essere più forte: lui inglese, orfano: la sua unica famiglia sono 3 amici del tutto squinternati; lei australiana, famiglia bene, con un padre iperconservatore e grande autorità politica (anche se non manca la spina nel fianco: la sorella della sposa fintolesbica).
Si conoscono a Tuvalu, e subito arrivano le farfalle allo stomaco, non sanno neanche cosa abbiano studiato all'università, che decidono di mettersi l'anello al dito.
Mi vien voglia di raccontarvelo tutto, ma non mi sembra il caso, perché la sceneggiatura è ben strutturata ed è meglio andarlo a vedere, piuttosto che farvelo spiattellare dalla sottoscritta.
Sicuramente vi dico che le risate non si risparmiano, e nemmeno la suspance... proprio fino alla fine!
Gli ingredienti, comunque ci sono tutti: droga, alcol, ex fidanzate e pecore!

Menzione d'onore ad Olivia Newton John, la amo come il primo giorno, quando ancora era Sandy e non una maschera deforme di botulino: è lei la vera anima della festa.
Altra menzione particolare: Steve la Marquand, alias Ray, alias lo spacciatore, alias eh no, non ve lo posso dire. Personaggio aulico.

Stringata come al solito, vi lascio col mio consiglio "andate al cinema", e spero che non passi un anno dal mio prossimo post, au revoir.